Venezuela: s'incrina il fronte attendista italiano?

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Di Alberto De Filippis
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Juan Guaidó chiede d'incontrare Salvini e Di Maio

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Mentre il governo di Nicolas Maduro ha bloccato con soldati e con barriere le strade che collegano la Colombia al Venezuela e da dove dovrebbe passare l'aiuto umanitario che ha chiesto l'oppositore Juan Guaidô, l situazione si complica a livello diplomatico con l'Italia. Maduro ha ringraziato Roma per la decisione di non interferire negli eventi interni del paese, Guaidò ha inviato due lettere. Una a Matteo Salvini, che aveva definito Maduro un delinquente, malgrado la Lega si fosse astenuta all'europarlamento e non avesse voluto provocare un incidente irreparabile in seno al governo con i cinquestelle che invece sostengono la non ingerenza. E una addiruttura al leader grillino Di maio per chiedere un incontro a Roma.

E si mobilitano anche i venezuelani della diaspora. A Roma di fronte a Montecitorio alla loro manifestazione è intervenuto il presidente del parlamento europeo Tajani che continua a cercare di far pressione sul governo italiano e all'Europa tutta di riconoscere Guaidò. In piazza anche Pierferinando Casini che ha detto: "Noi abbiamo qualcuno che continua a non capire che non è ossibile mettere sullo stesso piano il dittatore sanguinario, narcotrafficante con le persone perbene che vogliono la libertà, che soffrono la fame e che vengono perseguitate".

L'impressione è che il fronte attendista in Italia si vada sgretolando.

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