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Venezuela: beni congelati e divieto di espatrio per Guaido'

Venezuela: beni congelati e divieto di espatrio per Guaido'
Diritti d'autore  Reuters/Carlos Garcia Rawlins
Diritti d'autore Reuters/Carlos Garcia Rawlins
Di Paola Cavadi
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La decisione della Corte Suprema di Giustizia venezuelana arriva all'indomani di quella di Washington di riconoscere all'autoproclamato presidente il diritto di controllo sui conti correnti statunitensi in Venezuela.

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Beni congelati e divieto di lasciare il Paese per l'autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaido', oppositore numero uno del Presidente Nicolas Maduro .

Lo ha stabilito il Tribunale Supremo di Giustizia venezuelano ritenendo Guaido' colpevole di capeggiare le proteste contro il regime chavista.

"Non sto sottovalutando la minaccia di finire in galera - ha detto Guaido' - non voglio che si pensi questo. Il regime è abituato a fare cosi, di fronte ai bisogni del popolo venezuelano, l'unca cosa che sa fare è reprimere, reprimere, reprimere".

La mossa della Corte Suprema arriva all'indomani della decisione di Washington di riconoscere a Guaido' il diritto di controllo sui conti bancari statunitensi in Venezuela e a tre giorni da quella di sanzionare la compagnia petrolifera nazionale venezuelana, tra le piu' importanti poste in gioco della partita, per evitare la distrazione di fondi in favore di Maduro.

"Come Comandante in Capo, sono in prima linea nella battaglia - ha detto il presidente Maduro - continueremo a combatterla e conto sull'assoluta lealtà, disciplina e subordinazione costituzionale di voi, i soldati del mio paese".

E se gli Stati Uniti si schierano con l'opposizione, la Russia appoggia il regime chiavista in una inconsueta riedizione del clima da guerra fredda. Martedi il Presidente Maduro ha assicurato che il Venezuela sarà in grado di onorare i prestiti degli alleati nonostante le sanzioni Usa. E per non passare da irriducibile, tenta la carta diplomatica dicendosi pronto a sedersi al tavolo con l'opposizione nell'interesse del Paese.

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