Visti d'oro, Prodi a Bruxelles e tensioni con Budapest

Visti d'oro, Prodi a Bruxelles e tensioni con Budapest
Di Elena Cavallone
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The Brief: l'attualità europea da Bruxelles

In questa edizione

I visti d'oro sotto la lente della Commissione europea

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Bruxelles avverte gli stati membri UE: le pratiche dei visti d'oro utilizzate per attirare capitali nei paesi hanno esposto il continente alla corruzione e alla criminalità organizzata. Un monito per Cipro, Bulgaria e Malta, che offrono la cittadinanza in cambio di investimenti, e ai 20 paesi che rilasciano permessi di soggiorno sempre a caro prezzo.

"Mancano informazioni disponibili sull'attuazione pratica e la discrezionalità nel modo in cui gli Stati membri affrontano i problemi di sicurezza", ha affermato il commissario europeo Avramopoulos. "Inoltre, il numero totale di permessi di soggiorno concessi dagli Stati membri è sconosciuto a causa della mancanza di trasparenza e di una specifica supervisione di tali regimi. Non siamo qui fare nomi o per incolpare. Stiamo inviando un allarme molto chiaro e forte".

Tuttavia, da Cipro si sollevano i primi cori di protesta. Il presidente Nicos Anastasiadis sostiene che il paese sia stato preso di mira ingiustamente, come ha affermato alla televisione nazionale.

"Non è giustificabile perché i diritti di cittadinanza che il governo cipriota ha concesso rappresentano solo una piccola parte e non voglio menzionare le quote di migliaia di diritti di cittadinanza concessi da altri paesi. Cipro viene preso di mira per ragioni di concorrenza".

La Commissione istituirà un gruppo di esperti che lavorerà per affrontare i rischi specifici posti dai questo regime.

L'Ungheria diserterà il dibattito al parlamento europeo

Nessun rappresentante del governo ungherese parteciperà al dibattito all'europarlamento, previsto per la prossima settimana, sulla situazione in Ungheria. Lo ha affermato il ministro degli esteri magiaro. Il dibattito è stato chiesto dai Verdi per discutere della chiusura dell'università centrale europea, della legge sugli straordinari e delle proteste antigovernative.

Brexit: nessuna conseguenza (per ora) sulle richieste di protezione internazionale

Finché la Brexit non avrà luogo il Regno Unito rimarrà responsabile dell'esame delle richieste di protezione internazionale, secondo il principio del primo paese di ingresso. Lo ho stabilito la corte di giustizia europea. Il caso riguarda una richiesta dell'Irlanda di occuparsi di una domanda di protezione di un minore, minacciata dalla Brexit.

Romano Prodi a Bruxelles

Romano Prodi è stato in visita a Bruxelles. Mercoledì l'ex presidente della Commissione europea ha incontrato l'attuale presidente Juncker per presentare i risultati di un rapporto lanciato lo scorso anno, che suggerisce di utilizzare tutte le risorse disponibili per finanziare alloggi a prezzi accessibili e piattaforme di investimento per il benessere dei cittadini.

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