Stefano Bollani: "Matera diventi una sfida per l'italia"

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Matera 2019-Capitale europea della Cultura. Euronews ha incontrato il maestro e compositore Stefano Bollani

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La pioggia non ha fermato i festeggiamenti per "Matera 2019-Capitale europea della cultura". Erano oltre 3000 le persone in piazza San Pietro Caveoso per seguire la cerimonia d'inaugurazione condotta da Gigi Proietti con un cast prestigioso. Sul palco tra i tanti artisti anche Stefano Bollani. Lo abbiamo incontrato il giorno nella splendida cornice della città dei sassi sotto un cielo terso e limpido.

Stefano Bollani: “Di sera ha piovuto su tutti belli e brutti”, scherza il Maestro Bollani. “ Siamo comunque riusciti a suonare lo stesso, perché i musicisti hanno uno spirito, una gioia e una vitalità che permette loro di suonare anche sotto la pioggia, bagnando i loro strumenti, anche se poi chissà chi li ripaga. Questi sono pensieri che si fanno il giorno dopo. In serata ci siamo divertiti molto, Gigi Proietti è stato favoloso a gestire la situazione, che è una situazione di grande tensione in realtà.”

A proposito di Matera capitale della Cultura. Qual è l’importanza che può avere per l’Italia. In un contesto, in una tradizione più che altro, di governi che hanno sempre attuato diversi tagli alla cultura, Matera può essere un motore propulsivo verso una nuova direzione?

Stefano Bollani: “Bisogna sempre, per il quieto vivere, gioire del presente. Oggi, anzi per qualche anno, Matera è e sarà la capitale europea della Cultura. Approfittiamone ma approfittiamone noi prima di tutto, senza pensare ai governi, ai tagli alla cultura, per vedere se questo modo di dire, anche un po’ retorico “capitale della cultura” ha un senso. Se può diventare una sfida per rilanciare la parola “cultura” e Matera. Questo dipende da tutti. Non dipende solo dai governi. Loro mettono dei soldi per fare questa cosa. Dopo la cosa passa nella mani di tutti noi, che decidiamo di andare a Matera, di ascoltare la musica, e di ascoltare più poesia.”

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