Come gestire i rifiuti radioattivi? Esploriamo la soluzione proposta dalla Finlandia

Come gestire i rifiuti radioattivi? Esploriamo la soluzione proposta dalla Finlandia
Diritti d'autore Posiva Oy
Di Ilmari Huttu-Hiltunen
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il tunnel di Onkalo sarà l’ultimo posto, quello definitivo, in cui per i prossimi centinaia di migliaia di anni verranno stoccate le scorie nucleari. Il 30% dell’energia finlandese proviene da reattori nucleari come questo.

PUBBLICITÀ

Siamo andati nelle profondità della terra in Finlandia presso il deposito geologico di Onkalo a cercare di capire qual è la finalità del tunnel che si sta scavando. Il tunnel è stato scavato vicino al reattore nucleare di Olkiluoto.

"Forse conoscete molte cose su Onkalo, ma non potete sapere cosa si prova quando si è qui, quindi quando si scende per la prima volta è abbastanza eccitante. Anche se è solo un tunnel, proprio qui puoi capire il perche’ è stato fatto, è un posto interessante”, a parlare è l'ingegnere meccanico della Posiva, Sophie Haapalehto.

Il tunnel di Onkalo sarà l’ultimo posto, quello definitivo, in cui per i prossimi centinaia di migliaia di anni verranno stoccate le scorie nucleari. Il 30% dell’energia finlandese proviene dai reattori nucleari come questo. Il reattore Olkiluoto 3 è in costruzione, ma quando sarà terminato sarà uno dei reattori nucleari più grandi al mondo. In questa esperienza a 360° potrete vedere la stanza del reattore prima che venga caricato il combustibile nucleare.

"Credo sia sempre una buona cosa stoccare il combustibile nucleare dove si trova il sostrato roccioso, giù a 450 metri, e non dove si trova ora sulla superficie in contenitori temporanei", afferma il responsabile della Comunicazione di Posiva Pasi Tuohimaa.

I governi di tutto il mondo stanno cercando di trovare risposte a lungo termine ai problemi che pongono le scorie nucleari. La soluzione finlandese è quella di scavare per 450 metri in profondità e stoccare li il combustibile.

Spiega poi JOHANNA HANSEN, coordinatrice dell'area Ricerca e Sviluppo a Posiva.

"Il fatto è che il combustibile usato è isolato con la bentonite nei fori di stoccaggio. Da li in poi tutto il tunnel viene ricoperto da argilla di bentonite e poi vicino alla cassetta interna del tunnel, in questo modo verrà costruito un blocco in cemento enorme rinforzato. E poi in superificie abbiamo altri 420 metri di pura roccia a protezione."

Il sostrato roccioso fornisce le condizioni giuste là dove i cambiamenti climatici avvengono con lentezza e si possono prevedere. Qui sotto, i contenitori sono protetti da altri modifiche che possono avvenire in profondità, come a esempio nel futuro quando il posto potrà essere ghiacciato. Una protezione naturale in aggiunta al lavoro di stoccaggio che sia sta svolgendo.

In questo tunnel, vengono fatti di continuo test per verificare le reazioni della roccia finlandese rispetto alle alte temperature che saranno rilasciate dal combustibile nucleare.

Afferma poi la Hansen: "Come geologa dovrei fidarmi di questo sostrato roccioso che è datato diverse migliaia di milioni di anni".

Riflette poi Pasi Tuohimaa:

"Cerco di dire da tempo che tutti i livelli di radiazione stanno diminuendo in modo esponenziale. Le persone pero' domandano spesso al riguardo, molti pensano che sia una bomba a orologeria o che rimarrà tutto sommerso per milioni di anni chissà dove..."

"Pensiamo almeno un tempo di 400-500 anni, il livello di radiazione in questo caso è cosi basso che potresti usare queste cose nel tuo soggiorno, per dire, e li invece sarebbe più esposto per paradosso! E’ un po come la teoria della coda lunga applicata alle leggi di mercato, in questo caso stiamo parlando di una coda molto molto lunga. Ma ora si tende a non parlare di cose pericolose." Conclude Pasi Tuohimaa.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Giappone: il direttore dell'Aiea Grossi a Fukushima, "sversamento di acque soddisfa standard"

Nucleare, Grossi vede Putin: cresce la preoccupazione per la centrale di Zaporizhzhia

Grossi (Aiea): l'Iran non è del tutto trasparente sul programma atomico