2019: per il diritto d'autore è tana libera tutti. O quasi...

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Diritti d'autore 
Di Antonio Michele Storto
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L'anno nuovo vedrà centinaia di opere liberate dai vincoli del diritto d'autore: è la fine del Mickey Mouse act, che limitava la riproduzione delle creazioni comprese tra il 1923 e il '77

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Da Marcel Proust ad Agatha Christie, passando per film come "I dieci comandamenti" di Cecil B. DeMille e "Il Pellegrino" di Charlie Chaplin: sono alcune delle decine di opere che a partire dal primo gennaio verranno sciolte dai vincoli del copyright e diventeranno quindi, nel senso piû pieno del termine, di pubblico dominio.

A quella data infatti scade la proroga ventennale sui diritti d'autore delle opere artistiche pubblicate tra il 1923 e il 1977, il cosidddetto Mickey Mouse act, cosî chiamato perché a volerlo fu soprattutto la Disney, che in quel modo intendeva tutelare i diritti di Steamboat Willie, uno dei primi cortometraggi d'animazione dedicati a Mickey Mouse che lo vedevano appunto nei panni del pilota di un traghetto, in inglese Steamboat.

Allo scoccare del nuovo anno, dunque, centinaia di film romanzi e opere d'arte potranno essere ripubblicati senza timore di dover pagare sanguinose sanzioni per violazione del copyright. tra gli autori tornati, per cosî dire, di pubblico dominio oltre a Proust e Christie ci sono il Rudyard Kipling de "Il libro della gungla" il, Jospeh Conrad di "Cuore di Teebra" e Robert Frost

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