Gilet gialli: 125.000 nel Paese, tafferugli a Parigi, Bordeaux e Tolosa

Gilet gialli: 125.000 nel Paese, tafferugli a Parigi, Bordeaux e Tolosa
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Oltre mille interrogatori e centinaia di fermati; 118 feriti nella guerriglia urbana. Il primo ministro Philippe: "Siamo prudenti, casseur sono ancora all'opera"

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Massicci i controlli nel giorno della manifestazione dei gilet gialli; trovate armi, bottiglie molotov e spranghe di ferro; 975 i fermi di cui più di 300 a Parigi; "Un'operazione eccezionale" ha detto il ministro dell'interno Christophe Castaner intorno alle 19.30 dopo lo sgombero degli Champs-Élysées. Ha aggiunto che "La situazione è sotto controllo".

Nel pomeriggio a Parigi si sono viste scene di guerriglia urbana con automobili e barricate in fiamme. Gli scontri sono per lo più in una zona circoscritta della capitale francese tra boulevard de Courcelles e sulla avenue Marceau. La polizia interviene con blindati e idranti.

Alle 19.30 il bilancio del governo è di 118 feriti e 1.385interrogatori, uno strumento di cui il governo ha sottolineato l'efficacia deterrente.

Per le strade, ha detto il ministro dell'interno, sono scese circa 125mila persone. I numeri sono relativi a tutto il Paese. Gli scontri sono degenerati a Parigi ma anche a Bordeaux e Tolosa.

A sera il primo ministro Edouard Philippe ha detto "Siamo prudenti: i casseur sono ancora all'opera", annunciando anche una dichiarazione del presidente Macron. Ha ribadito che è il tempo del dialogo con il movimento dei gilet gialli, alcuni dei quali sono stati ricevuti venerdì sera dal primo ministro.

Tafferugli iniziati presto in mattinata

Già intorno alle 10 un migliaio i manifestanti erano a Parigi e sono stati usati i primi lacrimogeni sugli Champs-Élysées, dove diverse sono state le provocazioni all'indirizzo della polizia che ha risposto con cariche di alleggerimento. Lo slogan più gettonato "Macron dimettiti".

Sono 90mila in tutto gli agenti impegnati in tutto il Paese, 8000 solo a Parigi.Vedi la cronaca della nostra corrispondente Anelise Borges.

A metà giornata il ministero dell'interno ha comunicato che sono 31.000 i manifestanti in tutta la Francia per il quarto sabato di mobilitazione dei gilet gialli. Nel pomeriggio i manifestanti sono diventati 76mila in tutto il Paese, secondo la prefettura. Un calo notevole rispetto a 4 sabato fa quando in strada scesero quasi in 300mila.

Il primo ministro Edouard Philippe questa mattina si è recato al ministero dell'Interno per monitorare la situazione ovviamente con il ministro dell'interno Christophe Castaner e i principali responsabili dei servizi di sicurezza. Il presidente Emmanuel Macron è all'Eliseo.

Come accaduto ieri nelle manifestazioni dei liceali, anche i gilet gialli alla Porte Maillot, a Parigi, si sono ripetutamente inginocchiati con le mani sulla testa questa mattina, per ricordare l'episodio degli studenti di Mantes-la-Jolie costretti due giorni fa in quella posizione dalla polizia che li aveva fermati. Molte le scritte sui gilet dei manifestanti, "Arriviamo", "Yellow is the new Red" e "Macron, ci prendi in giro".

Parigi blindata

Parigi ieri si è preparata al peggio: negozi chiusi agli Champs-Élysées, principali musei chiusi, zone interdette al traffico in attesa dei manifestanti. Tour Eiffel spenta e chiusa. Così come il Louvre e il Museo d’Orsay.

I blocchi stradali in Francia e le manifestazioni fuori Parigi

La E17 a Rekkem, nelle Fiandre occidentali in Belgio vicino al confine francese è bloccata in entrambi i sensi dai gilet gialli. Questa mattina è stata bloccata dai gilet gialli anche la E40 all'altezza del confine con la Francia e anche la A6 verso l'Italia è bloccata all'altezza di Villefranche-sur-Saône in direzione sud.

Intorno alle 15 si è sciolto il blocco dei gilet gialli francesi alla frontiera franco italiana dell'A10, a Ventimiglia. I 200 manifestanti hanno intonato la Marsigliese poi hanno 'salutato' le forze dell'ordine italiane cantando l'inno di Mameli col pugno alzato e "Bella ciao". Dopo aver improvvisato un 'trenino' davanti alle forze dell'ordine italiane sono risaliti sui propri scooter e si sono allontanati. Secondo indiscrezioni si sono diretti verso La Turbie.

Manifestazioni ci sono state in tante città, tra le maggiori Marsiglia, Lille, Bordeaux, Tolosa e Lione. I gilet gialli si sono spesso uniti a marce per il clima.

Sabato nel tardo pomeriggio la situazione è degenerata a Tolosa e Bordeaux.

A Bordeaux un uomo è rimasto gravemente ferito a una mano durante gli scontri con la polizia nei pressi dell''Hôtel de Ville.

A Tolosa diverse migliaia di persone hanno manifestato poi alcuni gilet gialli si sono uniti alla marcia per il clima e a un corteo della CGT (il maggiore sindacato francese). A un certo punto sono scoppiati scontri con la polizia che ha ricacciato indietro i manifestanti dal centro storico della città, lanciando lacrimogeni. Alcuni di questi hanno incendiato delle barricate improvvisate anche con rifiuti.

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Qualche migliaia di gilet gialli hanno sfilato a Marsiglia si sono stesi a terra non lontano dal vecchio porto.

Poche decine di gilet gialli si sono ritrovati in mattinata a Lione in place Bellecour, nel pomeriggio ci sono stati dei tafferugli alla presqu'Ile, in centro, 23 i fermati.

Diversi gilet gialli sono partiti in pullman da Lille, diretti a Parigi indossando caschi.

Manifestazioni con qualche centinaia di gilet gialli si sono tenute anche a Montpellier e Nizza.

Manifestazioni anche in Corsica a Bastia dove alcuni facinorosi con il gilet giallo hanno danneggiato arredi urbani e bruciato cassonetti dell'immondizia.

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Una cinquantina di fermi sono stati effettuati questa mattina a Bruxelles prima dell'inizio delle manifestazioni dei gilet gialli annunciate nella capitale belga. Lo ha detto la portavoce della polizia di Bruxelles.

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