Messi da parte gli scontri del Monumental e le vorticose polemiche inerenti, River Plate e Boca Juniors giungono all'atto conclusivo che, di fatto, assegnerà la Copa dopo il 2-2 dell'andata
PUBBLICITÀIncidenti, polemiche, scontri, minacce e ricorsi non impediranno, alfine, la disputa della finale di ritorno della Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors, in programma domenica prossima al Santiago Bernabeu di Madrid.
Decisione "irreversibile", come annunciato dal Presidente della Federazione Calcistica Sudamericana (Conmebol), Alejandro Dominguez, la cui presa di posizione è arrivata nonostante il River abbia manifestato disaccordo circa la decisione di spostare la partita in Spagna.
La sfida si sarebbe dovuta giocare il 24 novembre scorso al "Monumental" di Buenos Aires, ma è stata ripetutamente rinviata dopo che il pullman sul quale si trovava il Boca era stato attaccato da un manipolo di tifosi del River.
All'andata, le squadre hanno impattato col punteggio di 2-2.
Il Boca, che avrebbe voluto il successo a tavolino, è stato salutato da una grande folla che ha accompagnato il pullman della squadra verso l'aeroporto.
"I tifosi partiranno per partecipare all'evento, non per scontrarsi - dice un supporter del Boca - Per quanto ne sappiamo la Polizia vigilerà in modo efficace, oggi abbiamo incontrato il Capo della Polizia qui a Madrid per capire come muoversi in caso di festeggiamenti o di parata dalla zona dello stadio in cui noi saremo posizionati''.
"Questa partita doveva essere disputata nel nostro continente - aggiunge un altro tifoso - ma a quanto pare non sono stati in grado di organizzarla, penso sia ingiusto per i sostenitori del River giocare qui solo perchè dieci persone hanno creato disordini".
"Ci hanno rubato tante cose negli ultimi giorni, compresa la possibilità di giocare in casa nostra - ha dichiarato invece l'allenatore del River, Gallardo -: questa partita si disputerà a diecimila km di distanza, ma la Copa Libertadores è un trofeo sudamericano, un giorno ricorderemo tutto questo come una vergogna totale".
Il fischio d'inizio è previsto per le 16.30.