G20 di Buenos Aires, le proteste

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Di Alberto De Filippis
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12 km quadrati sono protetti dalle forze dell'ordine

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Migliaia di persone hanno dimostrato per le strade di Buenos Aires per protestare contro le scelte economiche dei leader del mondo riuniti nel G20 ospitato nella capitale argentina. Il cordone di sicurezza steso attorno ai luoghi dell'incontro però, non ha permesso ai manifestanti di avvicinarsi. Le forze dell'ordine hanno circondato, per una superficie di circa 12 km quadrati, i palazzi dove si tengono i meeting. Anche questo appuntamento però, arriva in un momento complcato per l'Argentina, presa in una spirale di grave crisi economica e politica con un'inflazione superiore al 40% e un paese dove l'unica valuta che sembra avere davvero valore è il dollaro.

Il governo del presidente Macri ha annunciato di aver dispiegato 25000 agenti per evitare gli incidenti che l'anno scorso funestarono l'apppuntamento che si teneva ad Amburgo, in Germania e le operazioni dei black blok.

Così una manifestante: "Siamo qui per dire no alla presenza e all'attuazione di questo forum che di democratico non ha nulla. Queste persone decidono al posto nostro e sono loro le prime responsabili della crisi sistemica in cui vive il mondo intero".

Un altro aggiunge: "Non ci hanno portato alcun beneficio sono riuniti qui solo per fare speculazione. È semplicemente per questo".

I manifestanti accusano il governo di aver speso oltre 100 milioni di dollari per organizzare il vertice, mentre il Paese sta scivolando in una spirale di povertà e disuguaglianze sociali. Situazione economica costata un accordo durissimo con il Fondo monetario internazionale.

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