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Una mappa rivela l'entità delle sepolture clandestine in Messico

Una mappa rivela l'entità delle sepolture clandestine in Messico
Diritti d'autore REUTERS/Javier Verdin
Diritti d'autore REUTERS/Javier Verdin
Di Marta Rodriguez Martinez
Pubblicato il
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Tre giornalisti messicani hanno usato i dati pubblici per creare una mappa interattiva che permette di visualizzare per la prima volta la dimensione di una piaga che riguarda tutto il paese: tra il 2006 e il 2016 sono state scoperte quasi 2mila sepolture illegali.

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Lo scorso settembre la scoperta di un rimorchio abbandonato con i resti di 157 cadaveri non identificati nello stato messicano di Jalisco ha causato un'ondata di sdegno nel paese. All'inizio dell'anno la polizia ha trovato almeno 33 corpi umani sepolti in tre fosse clandestine a Nayarit, nella parte occidentale del paese.

Stando ai dati forniti dalle autorità messicane tra il 2006 e il 2016 sono state scoperte quasi 2mila sepolture illegali in Messico, una fossa ogni due giorni. Questi dati sono alla base dell'indagine "El país de las 2 mil fosas" ("Il paese delle 2mila tombe").

Si tratta di un lavoro esaustivo di raccolta e visualizzazione dei dati, condotto da tre giornalisti messicani, Alejandra Guillén, Mago Torres e Marcela Turati, che riflette, per la prima volta su una mappa, la piaga delle fosse clandestine in Messico.[

Clicca qui per vedere la mappa originale.](https://data.adondevanlosdesaparecidos.org/)

Guillén ha spiegato a Euronews che per la loro indagine i tre giornalisti hanno sfruttato la legge sull'accesso alle informazioni pubbliche. I tre hanno posto le stesse domande alle diverse autorità statali sulle tombe: comune, data di scoperta e numero di corpi.

Un lavoro meno semplice del previsto. "E' successo che le procure non ci rivelassero i nomi dei comuni o che non ci fornissero i dati richiesti sulle varie fosse". A tutto ciò si è aggiunta la mancanza di registri statali e diversi errori negli archivi.

"Il caos amministrativo, di numeri, di documenti, è solo un esempio del calvario che le persone devono affrontare per trovare le loro famiglie - ha detto Guillén -. Le autorità  hanno una grande responsabilità al riguardo".

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