L'esercito turco è stato costretto aimporre un coprifuoco per via degli scontri armati tra i ribelli che partecipano all'occupazione della città curda: 11 persone sarebbero morte domenica
L'esercito turco è stato costretto a dichiarare un coprifuoco nella cittadina curdo siriana di Afrin, conquistata nel marzo 2018 in seguito a un assedio durato due mesi.
La misura è stata presa dopo che almeno 11 persone sarebbero morte negli scontri esplosi tra fazioni dei ribelli filoturchi che collaborarono alla presa della città, e che da allora vi sono rimasti come forza occupante.
Secondo quanto si apprende finora, le ostilità sarebbero iniziate per via delle ripetute violazioni compiute da un geuppo di ribelli, colpevoli di violenze e saccheggi a danno dei civili. Indiscrezioni che risuonano perfettamente con le denunce diffuse negli scorso mesi da organizzazioni per i diritti umani come amnesty international