Gli Stati Uniti pronti a votare, tra poche ore i risultati. Decisivi nell'orientamento dell'attività legislativa statunitense
Qual è il reale gradimento di "the Donald" negli Stati Uniti d'America? È proprio vero che il suo consenso cala nonostante la crescita galoppi e la disoccupazione diminuisca?
Tra poche ore arriverà il verdetto delle elezioni di midterm se è vero che durante la campagna il presidente si è speso senza risparmiarsi, se è vero che il voto è un referendum su Trump, è anche vero che queste elezioni sono molto di più, viste le centinaia di candidati in campo e la peculiarità di tante sfide.
Certo l'America da quando c'è Donald non è più la stessa agli occhi del mondo. Il professor Allan Lichtman, dell'American University di Washington DC dice: "Queste elezioni di midterm sono incredibilmente significative perché Donald Trump è il presidente più polarizzante negli Stati Uniti e queste elezioni decideranno se il giudizio sulla sua presidenza è negativo, o se Trump si proclamerà confermato e procederà spedito per due anni".
Sul voto come al solito pesa l'incognita dell'astensionismo ma le numerose donne candidate, tra queste molte afroamericane, potrebbe incidere sull'esito.
Al voto per il Congresso, il senato i governatori
Gli americani questo martedì sono chiamati al voto per rinnovare l'intero congresso, 435 membri, un terzo del senato: 35 su 100 senatori, e ben **36 su 50 governatori. **
Attualmente i repubblicani possono contare su una maggioranza di 235 al congresso e, sebbene con un piccolo scarto di 2, controllano anche il senato 51 a 49.
Secondo i sondaggi il senato non cambierà orientamento ma il congresso potrebbe passare ai democratici, cosa che renderebbe Trump un'anatra zoppa. Per i repubblicani sarebbe molto più difficile approvare le leggi e l'attuazione del loro programma ne risentirebbe. A vantaggio dell'attuale minoranza che ha visto scendere in campo per la campagna anche l'ex presidente **Barak Obama. ** "L'America è a un crocevia. Sulla scheda c'è l'assistenza sanitaria per milioni di persone - ha detto Obama - e un trattamento equo per le famiglie dei lavoratori e soprattutto, con il voto si sceglie il carattere della nostra nazione".
Gli occhi del mondo sugli USA
Naturalmente tutto il mondo ha gli occhi puntati sulle elezioni di midterm visto l'impatto delle politiche statunitensi sull'economia mondiale e sulle relazioni internazionali.
Chris Garcia, ex vicedirettore del dipartimento per il commercio, dice: "In ballo c'è decidere la nostra politica commerciale, cosa fare rispetto agli scambi con la Cina e in politica estera, chi aiutare e in che modo tra i nostri alleati nel mondo e come ci comportiamo con i nostri avversari".
A dare il senso della sfida l'agenda di Trump: 11 comizi negli ultimi sei gioni di campagna. Toccati stati chiave per il senato come Florida, il Montana e l'Indiana.