Milano, al ristorante paghi in followers su Instagram

Milano, al ristorante paghi in followers su Instagram
Di Luca Colantoni
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L'idea è di quelle geniali. Un marketing 2.0, degno, per chi è amante del genere, della serie tv Black Mirror dove le ultime tecnologie la fanno da padrone. A Milano, al ristorante "This Is Not a Sushi Bar", vengono accettati anche pagamenti in followers.

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L'idea è di quelle geniali. Un marketing 2.0, degno, per chi è amante del genere, della serie tv Black Mirror dove le ultime tecnologie la fanno da padrone. A Milano, al ristorante "This Is Not a Sushi Bar", vengono accettati anche pagamenti in followers. Piu' gente ti segue si Instagram e meno paghi.

Matteo Pittarello, Presidente "This is not a Sushi Bar":
"Buona parte dei nostri clienti sono della generazione dei Millenials, molte sono ragazze e la maggior parte di loro sono su Instagram. L'idea di far pagare in base ai followers è anche un modo per rendere virale il nostro marchio".

Dopo aver fatto la prima ordinazione, obbligatorio farsi una foto e postarla. Quindi il ristorante verifica e, da 1000 a 5 mila followers si ha diritto ad un piatto gratuito, da 5 mila a 10 mila i piatti gratis diventano due, da 10mila a 50mila quattro e via via fino ai profili con oltre 100 mila follower che avranno la cena gratis. 

Insomma, dimmi quanti followers hai e piu' che dirti chi sei, ti offro da mangiare.... la battuta viene spontanea: ovvio che non ne hanno bisogno, ma non lo dite ai "Ferragnez" che mangerebbero sushi gratis vita natural durante.

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