Caso Khashoggi: verso il deserto alla "Davos nel deserto"

Caso Khashoggi: verso il deserto alla "Davos nel deserto"
Di Cinzia Rizzi

Altre defezioni di lusso alla conferenza sugli investimenti in programma a Riad la prossima settimana

Il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, non parteciperà alla "Davos nel Deserto", la conferenza patrocinata dal principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, per attrarre investimenti in Arabia Saudita, in programma il 23 e il 24 ottobre a Riad. Lo annuncia lo stesso Mnuchin su Twitter.

Munchin è solo l'ultimo dei big a disertare il rendez-vous saudita dopo la scomparsa del giornalista saudita Jamal Khashoggi.

Prima di lui, a riconsiderare la missione, anche il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, e con lui anche il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire.

"Non andrò a Riad la prossima settimana. Il Presidente della Repubblica l'ha detto chiaramente: quello che è successo è molto grave e dobbiamo scoprire la verità", ha spiegato in tv il ministro transalpino.

Significativa anche la defezione del ministro del Lavoro britannico, Liam Fox, mentre già in precedenza la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, aveva fatto sapere che non si sarebbe recata nella capitale saudita. Tra i colossi che hanno rivisto la propria partecipazione, ci sono inoltre i numeri 1 di JPMorgan Chase, Ford, MasterCard, HSBC e Uber.

"Credo che la comunità economica abbia fatto capire chiaramente che non si tratta più solamente di affari, esprimendo preoccupazione per come sia stata gestita la cosa", ha spiegato Michael Posner, professore alla NYU Stern School of Business.

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