Si sente ancora la mancanza di "big Sergio" sulla tolda di comando
Il salone dell'auto di Parigi apre i battenti con tutta la parafernalia di bolidi, motori, nuovi modelli e belle donne, ma è innegabile che l'edizione di quest'anno veda dei forfait che sarebbero stati impensabili appena l'anno scorso: i gruppi Fca, Volkswagen, Ford, Opel e Nissan per esempio. Ed è proprio il gruppo che era guidato dallo scomparso Sergio Marchionne a destare preoccupazioni fra gli analisti soprattutto italiani. Si sta ristrutturando, ma la scomparsa di big Sergio, ha obbligato i vertici a ridisegnare l'intera struttura di comando .
Pochi casi nella storia del marketing hanno identificato prodotto, produttore e messaggio come nel caso della FCA di Sergio Marchionne. Questo sommato alla crisi del settore sta segnando le sttimane del grupppo. Senza conttare che il mercato italiano dell' auto ha segnato un -25,4% a settembre. Per le Case è stato un bagno di sangue (Fca è scesa -40%, solo Audi -51%, e Renault -48,5%, hanno fatto peggio. Le nuove norme sulle emissioni e il passaggio alle omologazioni Euro 6C e 6D), da un mese in vigore, hanno obbligato i costruttori ad applicare, in estate, forti sconti per smaltire gli stock e adesso, FCA sembra essere fra le aziende che più soffrono a ridisegnare la nuova strategia. Una strategia senza Sergio Marchionne.