Alla vigilia dell'udienza che vedrà direttamente coinvolto il giudice assieme alla sua prima accusatrice, Trump difende l'operato del suo prescelto, attendendo però ulteriori sviluppi
Vacilla il sostegno di Donald Trump nei confronti del suo candidato alla Corte Suprema, Brett Kavanaugh, mentre Christine Blasey Ford, che accusa il giudice di molestie sessuali avvenute nel 1982, è pronta a testimoniare davanti ai giudici.
Alla domanda del giornalista, che chiede se sia ipotizzabile il ritiro della nomina di Kavanaugh, il Presidente statunitense risponde:
"Se pensassi che fosse colpevole di quanto è imputato, sì, certo", ribadendo la sua speranza di poter attendere sino al chiarimento di tutte le questioni pendenti.
Una terza donna, Julie Swetnick, ha accusato il giudice di comportamento sessuale aggressivo negli anni '80, e parrebbe non essere l'ultima delle accusatrici.
Sinora, Trump aveva difeso a spada tratta il prescelto, respingendo le accuse, tuttavia Democratici e manifestanti chiedono che il voto della Commissione Giustizia del Senato in merito alla conferma del giudice, previsto per venerdì, sia ritardato finché le accuse non saranno chiarite.
Prima ancora, Deborah Ramirez, 53 anni, aveva dichiarato al New Yorker che ad una festa tenutasi all'Università di Yale negli anni '80, il giudice si sarebbe presentato ubriaco nel suo dormitorio e l'avrebbe costretta a toccarlo nelle parti intime contro la sua volontà.
"Questo presunto evento di 35 anni fa non è mai accaduto - si difende il diretto interessato - non vedo l'ora di testimoniare e difendere il mio buon nome".