Virologo Pregliasco: il batterio della legionella indiziato principale

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Di Debora Gandini
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Polmonite a Brescia, si valutano indagini sull'aria

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Una vera e propria psicosi nel Nord Italia per un’improvvisa diffusione di polmonite nella Bassa Bresciana. Almeno 138 i casi di persone contagiate, di cui 124 ricoverate. Due i decessi. 

Tra i cittadini aumenta l'apprensione per quella che è a tutti gli effetti un'epidemia anomala come conferma anche il virologo Fabrizio Pregliasco: "Questa concentrazione è atipica quindi si parla di epidemia anche se le dimensioni, diciamo, non sono imponenti, sono ancora in corso indagini per stabilire se tutti questi casi siano correlati uno all'altro. Sembra che quei decessi, in particolare, non lo siano e quindi che siano collegati purtroppo a eventi naturali che possono verificarsi anche in questo periodo."

Ora ci si chiede da dove provenga il virus della legionella. Secondo il Professore Pregliasco la legionella è presente nell'ambiente, nell'acqua e in particolare diventa un rischio qaundo si utilizza acqua calda e magari dopo un periodo in cui quest’acqua resta stagnante, per esempio in uno scaldabagno nel serbatoio nel quale l'acqua a 50 o 60 gradi.

Al momento non è ancora chiaro se la fonte del contagio sia unica, e Tra le varie situazioni messe sotto controllo c'è anche la rete idrica della zona. Sul caso è intervenuto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, sottolineando che si sta facendo tutto ciò che si può fare. “Sia con l'investigazione sui campionamenti fatti per capire se il vettore sia l'acqua, sia interrogando i pazienti per capire se c'è un elemento che li accomuna e individuare la sorgente, ma lavoriamo anche in altre direzioni. Non vogliamo lasciare nulla al caso".

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