Dodici artisti impegnati in una performance tra le rovine del campo di Yarmuk, periferia di Damasco
Fiori che spuntano dalle macerie. Appaiono così, nei loro colori, le tele dipinte da dodici artisti impegnati in una performance nel campo di Yarmuk, alla periferia di Damasco.
Prima della guerra era un affollato quartiere di rifugiati palestinesi, ospitati nell'area dagli anni Cinquanta. Secondo le Nazioni Unite qui vivevano 160mila persone. Oggi è un deserto.
"Il nostro obiettivo è ridare vita a questo luogo, praticamente morto. L'arte è vita, quando dipingiamo doniamo la vita", dice l'artista Mais Khalouf.
A maggio il regime di Bashar al-Assad ha ripreso il controllo di quella che era diventata una roccaforte del sedicente Stato Islamico. Ma difficilmente le persone potranno tornare presto a vivere in un luogo così martoriato.