Chiuso nel 2013, il museo riapre al pubblico solo due sale. Buona parte del patrimonio del sito archeologico è andato distrutto nel conflitto. L'inziativa di un gruppo di studiosi e archeologi siriani.
Un timido segnale di vita in una città martoriata dalla guerra. Riapre dopo 5 anni il museo archeologico di Idlib, città siriana al centro del conflitto, ultima enclave dei ribelli anti-Assad, nonchè prossimo obiettivo dell'esercito di Damasco.
Dei reperti custoditi dal museo sarà esposta solo una piccolissima parte visto che il resto è andato distrutto nel conflitto: mosaici, statue, capitelli e anfore antiche ornano due sale accessibili al pubblico
A spiegare il significato del progetto è Ayman al-Nabo, responsabile del sito archeologico di Idlib: "Vogliamo creare un centro di ricerca e studi srcheologici. Ma è molto importante per noi organizzare visite per quella generazione di studenti che a causa della guerra della distruzione e della paura non possono visitare un sito archeologico".
Chiuso nel 2013, il museo è stato riaperto, nonostante il conflitto in corso, grazie all'instancabile lavoro di una squadra di studiosi siriani.
Un monito al mondo e all'Unesco perchè intervengano in tutela del patrimonio storico e culturale del Paese distrutto dalla guerra.