Afghanistan: combattere il terrorismo con l'istruzione è possibile?

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In questo reportage in esclusiva per Euronews, Masoud Imani racconta come l'istruzione può diventare una via per la lotta al terrorismo. Ne ha parlato con il ministro dell'Istruzione afgano, Mirwais Balkhi

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Afghanistan; un Paese in cui nessun segmento del governo e della società è risparmiato dagli attacchi suicidi. Neanche i settori dei media e dell'educazione fanno eccezione. Il 60% della popolazione è analfabeta e circa 4 milioni di bambini afgani non hanno accesso all'educazione. Ho chiesto al ministro dell'Istruzione afgano se il terrorismo potrebbe mai essere sconfitto nel caso in cui caso l'analfabetismo fosse sradicato. Abbiamo seguito Mirwais Balkhi durante una sua visita a Kabul; è forte la sua determinazione a combattere il terrorismo e l'estremismo con l'educazione, con libri e quaderni.

Il 27 gennaio scorso la capitale afgana è stata colpita da un attacco suicida come nessun altro. I talebani hanno riempito di esplosivo un'ambulanza che è esplosa a Chaharrahi Sedarat uccidendo 103 persone e ferendone 235.

La scuola femminile Malala High School si trova a 10 metri dal luogo dove l'ambulanza è esplosa. Ho accompagnato il ministro a visitarla. La preside della scuola, Shafigha Ahmadi Vardak gli ha mostrato alcuni pezzi del veicolo esploso. Le foto, i video con i quali ha documentato quel giorno sono profondamente scioccanti:  "Abbiamo conservato il pezzo più grande rimasto dell'ambulanza. Ho visto una mano che era stata staccata dal resto del corpo che continuava a muoversi. E ancora oggi quando piove molto, dagli alberi qui intorno cadono cappelli, scarpe e perfino pezzi di organo".

Il ministro ci tiene a sottolineare il coraggio del popolo afgano: "Vede, la gente afgana è tornata il giorno dopo, anche se avevano paura sono tornati al lavoro". 

Ma cosa si fa davvero per il problema dei Talebani? Rispondiamo con la pace o combattiamo la violenza con la violenza?

"Alcuni membri del governo nella nostra regione sfruttano chi non ha studiato. Sono responsabili degli omicidi e di questo tipo di tragedie", spiega Balkhi. 

Ma aumentare la scolarizzazione potrebbe portare alla fine degli attacchi nel Paese? Il ministro è convinto che sia possibile al 100%.

Secondo un rapporto dell'Onu pubblicato lo scorso anno in Afghanistan, 923 bambini sono stati uccisi e 2589 sono rimasti feriti nel 2016 mentre andavano o tornavano da scuola In quel "sabato insanguinato" la Malala School fortunatamente era chiusa perchè era un giorno festivo: solo grazie a questo centinaia di studentesse sono state risparmiate.

"Rispetto all'educazione dei maschi, quella femminile è un problema serio. Le ragazze vogliono finire la scuola e andare all'Università. Ma non abbiamo abbastanza scuole in ogni parte del Paese", spiega Balkhi.

Come possiamo aspettarci che in una situazione di simile pericolo e instabilità i ragazzi trovino la calma necessaria per studiare?

"Francamente penso che gli afgani siano molto coraggiosi. Nonostante tutte le minacce che riceviamo in questo Paese, la sete di studio e conoscenza tra gli afgani è molto diffusa", aggiunge fiero il ministro. 

Durante la visita è sempre accompagnato da guardie del corpo. 

"Quello che faccio e che la signora Vardak fa, non è diverso da quello che fa un soldato in prima linea contro il nemico. E i guerrafondai sono sempre alla ricerca di modi per eliminarmi, quindi non ho scelta e mi devo circondare delle mie guardie, così possiamo combattere contro l'ignoranza", spiega.

Il 30 aprile scorso, quattro giorni dopo la mia intervista al ministro dell'Educazione, un altro attacco suicida ha colpito un gruppo di giornalisti, uccidendone 9 nel distretto di Shah Darak a Kabul. Il primo attentatore è arrivato su una moto. poi, quando i giornalisti sono arrivati sulla scena, un secondo uomo si è fatto saltare in aria.

Lascio l'Afghanistan con una domanda ancora in testa. Potranno mai i media e la scuola trasformare l'Afghanistan in un Paese pacifico?

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