Nicaragua, il governo contro la Chiesa. Aumenta la repressione contro le proteste

Nicaragua, il governo contro la Chiesa. Aumenta la repressione contro le proteste
Di Euronews
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Non accenna a calare la mobilitazione di chi chiede le dimissioni del presidente Ortega

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Continua a peggiorare il clima politico in Nicaragua, dopo che il governo del presidente Daniel Ortega ha messo nel mirino della repressione la Chiesa cattolica, accusata di aver tentato un colpo di stato. Ieri a Managua la solidarietà dei fedeli al clero sotto accusa.

"In nessun momento la Chiesa ha promosso un golpe. La Chiesa ha mediato durante il dialogo, come richiesto dal governo. E questo abbiamo fatto, creando gli spazi per un accordo tra opposti. La Chiesa promuove sempre la pace", spiega un parroco della capitale.

Dal 18 aprile, data di inizio delle proteste per le dimissioni del presidente, si contano tra 277 e 351 vittime della polizia e dei paramilitari, ovvero di quella che viene presentata come la "forza combinata" a difesa del governo sandinista.

Ieri un centinaio di agenti ha intimidito un gruppo di madri di prigionieri politici aggredendole davanti al Chipote, la sede della polizia tristemente nota per il centro di detenzione in cui si pratica sistematicamente la tortura.

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