Questo dopo una violenta operazione militare di Tsahal in rappresaglia al lancio di un centinaio di missili
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Hamas, l'organizzazione integralista che controlla la striscia di Gaza, e Israele hanno annuciato e concordato un cessate il fuoco dopo una serie di bombardamenti a Tsahal, tra i più devastanti dall'estate 2014 contro l'enclave palestinese.
Due persone sono morte nelle ore in cui gli attivisti di Hamas hanno sparato almeno 100 razzi contro le linee e i territori israeliani.
Tre cittadini israeliani sono rimasti feriti quando un ordigno palestinese si è abbattuto sulla loro casa.
Il cessate il fuoco è stato raggiunto grazie a una mediazione dell'Egitto.
L'attacco israeliano, secondo le dichiarazioni delle forze armate di questo paese, aveva come obiettivo un edificio utilizzato da Hamas a fini militari.
L'organizzazione islamica ha solo affermato che i feriti a causa di questa operazione sono stati almeno 25 e che i due giovani morti si trovavano nei pressi dell'edificio distrutto.
Israele afferma di praticare queste operazioni sia per colpire le centrali operative di Hamas che per distruggere i tunnel che gli islamisti userebbero per introdurre armi nella Striscia.
I tunnel sono usati anche per far passare generi di prima necessità, visto che Gaza è di fatto accerchiata e l'ingresso nella striscia non è così agevole.