Dopo le critiche arrivate dalla comunità internazionale, il primo ministro polacco rivede la riforma che voleva punire con il carcere chi associa i crimini nazisti alla Polonia
Varsavia fa marcia indietro sulla legge che vieta di attribuire alla Polonia gli orrori legati ai crimini nazisti. Lo scorso febbraio la camera aveva approvato un decreto che stabiliva la pena carceraria per chi associasse la memoria dei lager al paese. Una riforma che ha scatenato diverse polemiche nella comunità internazionale e che oggi il governo vuole rivedere.
Era stato in particolare Israele a reagire con sdegno: il ministro degli Esteri Livni ha parlato di un accordo ignorato tra il premier polacco e quello israeliano e non solo il ministro Gallant ha definito la misura un modo per negare la Shoah. La proposta di riforma di oggi è già stata inviata ai parlamentari.