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Due navi bloccate nel Mediterraneo, a bordo 350 migranti

Due navi bloccate nel Mediterraneo, a bordo 350 migranti
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Di Cinzia Rizzi
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La Lifeline e l'Alexander Maersk da giorni aspettano indicazioni su dove attraccare. Italia e Malta hanno detto "no"

Circa 350 migranti aspettano da giorni, a bordo di due navi nel Mediterranneo, di sapere quando e dove potranno sbarcare, dopo che Italia e Malta, le due destinazioni più vicine, hanno rifiutato di aprire i propri porti. Si tratta dell'imbarcazione dell'Ong tedesca Lifeline, che ha tratto in salvo giovedì scorso 234 persone e del portacontainer dell'armatore danese Maersk Line, sul quale si trovano 108 migranti. La Lifeline è a sud-ovest di Malta, mentre l'Alexander Maersk è bloccata al largo di Pozzallo, in Sicilia, dal tardo pomeriggio di venerdì.

Il sindaco del comune del Ragusano, Roberto Ammatuna, ha lanciato un appello al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, affinché "per motivi umanitari" consenta l'attracco in porto. "La nostra macchina dell'accoglienza è ben rodata, ma sarebbe opportuno sapere in anticipo quando si decide uno sbarco di migranti", ha dichiarato il primo cittadino.

"Stiamo passando tutto il nostro tempo provando a parlare a tutti coloro che vogliono ascoltare", spiega a euronews il vicepresidente della Maersk Line, Palle Laursen. "Abbiamo un problema enorme e vogliamo far capire alla gente che le persone salvate in mare devono sbarcare al più presto e ottenere l'attenzione che meritano. Non è qualcosa che possiamo fornire noi e quindi abbiamo bisogno che la questione venga risolta nel giro di minuti e ore, non giorni".

Una motovedetta della Guardia costiera italiana, con a bordo un medico marittimo, sabato ha raggiunto il cargo battente bandiera danese, recuperando cinque persone, tra le quali una donna incinta e tre bambine. Il centro di coordinamento dei soccorsi marittimi ha inoltre consegnato rifornimento alla nave, in particolare cibo e coperte.

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