Proposta italiana al vertice sui migranti
Telefoni caldi e incontri serrati in vista del vertice europeo di fine mese e del mini summit di domenica.
Mentre il cancelliere austriaco Kurz incontrava il presidente bavarese, il ministro degli Interni parlava accanto a Matteo Salvini, rafforzando l’asse Italia-Austria, con la Germania in pieno dibattito. Obiettivo creare una sorta di “Fortezza Europa”. Dopo le polemiche su porti, migranti e rom, il capo del Viminale, a Roma, è tornato sulla vicenda dei migranti e dei fondi per la cooperazione europea. Lanciando come sempre qualche bordata.
L'obiettivo- spiega Salvini- è proteggere le frontiere esterne, non dividere il problema tra paesi europei ma risolvere il problema a monte. Il vice premier italiano torna dunque a chiedere un maggior coinvolgimento di Bruxelles. “Noi chiederemo semplicemente che l’Europa spenda meglio e investa di più a difendere la frontiera esterna. Se lo facciamo in Turchia non vedo perché non lo si debba fare anche nel Mediterraneo. “
Di qui nasce la necessità di un asse di volonterosi per proteggere l’Europa, gli ha fatto eco il vicepremier austriaco Heinz Christian Strache: “Dobbiamo dire che cosa vogliamo, e questo inizia dai segnali che diamo. Personalmente dico sempre che l’Australia ha dato l’esempio, con il principio ‘no way’: ovvero tutti quelli che entrano illegalmente verranno rigorosamente rispediti a casa. Dobbiamo puntare a fare in modo che chiunque entri illegalmente in un Paese UE non abbia più diritto a presentare domanda d’asilo”.
Altro vertice preparatorio quello di Budapest con i leader dei Paesi di Visegrad – Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia che incontrano il cancelliere austriaco Kurz.