Israele: vietato filmare i soldati nei Territori. Si rischia il carcere

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Di Euronews
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Accende il dibattito una bozza di legge per punire fino a dieci anni chi cattura e pubblica immagini allo scopo di "denigrare" l'Esercito israeliano

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Poche settimane dopo la controversa scarcerazione, anticipata di nove mesi (la condanna era a 18 mesi), di un soldato israeliano filmato dall'ong B'Tselem mentre in Cisgiordania finiva un palestinese a terra ferito, una commissione ministeriale ha presentato una bozza di legge per punire con pene detentive chi catturerà e pubblicherà immagini dei militari in azione nei Territori.

Rischia fino a cinque anni chi lo farà con l'intento di "colpire il morale delle truppe e dei cittadini", è scritto, fino a dieci chi attenterà alla sicurezza nazionale. La proposta dovrà essere esaminata dal Parlamento.

Tehilla Shwartz Altshuler, ricercatrice dell'Israel Democracy Institute afferma: "Israele dice di agire secondo la legge internazionale. L'unico modo per provarlo è non impedire alla gente di fare immagini".

Firmatario della legge è il deputato Robert Ilatov, della destra radicale Israel Beitenu, che ha precisato che la norma non riguarda i giornalisti. Ma, secondo AFP, il testo dice che il carcere non verrà risparmiato a chi diffonderà attraverso i media e i social network presunte immagini denigratorie dell'attività dell'esercito.

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