Diverse piccole imbarcazioni da pesca palestinesi sono uscite dal porto di Gaza in segno di protesta contro la nuova barriera marittima voluta da Israele: destinazione il porto di Limassol, Cipro.
Diverse piccole imbarcazioni da pesca palestinesi sono uscite dal porto di Gaza in segno di protesta contro la nuova barriera marittima voluta da Israele: destinazione il porto di Limassol, Cipro. E' il nuovo blocco di filo spinato e cemento al largo di Zikim nel Mar Meditareraneo, che impone alle navi palestinesi di restare a meno di 16 chilometri dalle coste della Striscia di Gaza.
Secondo il ministro della Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, si tratta di impedire "in modo efficace l'infiltrazione in Israele via mare". Un blocco marittimo che però si aggiunge a quelli aereo e terrestre, lungo il quale sin dal 30 marzo si ripetono manifestazioni in cui diversi sono stati i morti tra i palestinesi.
"Il nostro messaggio è umanitario. Il mondo deve sapere che a Gaza ci sono persone che meritano di vivere giovani e anziani, malati e disabili, studenti. L'assedio contro di noi che dura da 12 anni deve finire,:noi siamo tutte persone che hanno diritto di vivere", afferma uno studente palestinese.
"Se Dio vuole - ribatte uno dei passeggeri - possiamo andare in Europa e ricevere cure mediche, stiamo chiedendo alla comunità internazionale di proteggere le persone presenti su queste barche che sono malate o ferite".
La marina militare israeliana ha intercettato e fermato uno dei pescherecci.: a bordo 17 persone.