Attacco in Siria: la reazione "delle opposizioni"

Attacco in Siria: la reazione "delle opposizioni"
Di Giorgia Orlandi
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Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna e la Francia le posizioni dei contrari all'attacco sui siti per la produzione di armi chimiche in Siria

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L'attacco missilistico congiunto di Usa, Gran Bretagna e Francia sui siti per lo sviluppo di armi chimiche in Siria ha scatenato reazioni internazionali e le critiche soprattutto dei partiti d'opposizione nei tre paesi coinvolti.

Il senatore americano Chuck Schumer su twitter avverte: un'azione limitata e diretta come deterrente contro Assad va bene ma attenzione, l'amministrazione statunitense non deve farsi coinvolgere in una guerra più ampia contro la Siria.

Gli fa eco Nancy Pelosi, la voce dei democratici alla Camera che spiega che l'intervento armato non può sostituire una strategia coerente.

Nel Regno Unito il leader del partito laburista Jeremy Corbyn ha parlato dei rischi di un intervento missililstico in un contesto già critico con il rischio di un'escalation ulteriore delle tensioni.

In Francia si è detto contrario all'attacco Laurent Wauquiez dei Repubblicani secondo il quale l'intervento non ha dietro alcun tipo di strategia. La priorità del paese nella regione, ha detto deve essere la lotta contro lo Stato Islamico.

Critica anche Marine Le Pen per la quale la Francia ha perso l'occasione di dimostrarsi una potenza indipendente sulla scena internazionale. Un attacco che secondo la Le Pen potrebbe avere conseguenze imprevedibili.

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