Per il Pm Lombardo della Dda reggina "è un esponente di spessore della terra di mezzo", mediatore tra affari, politica e criminalità
La polizia di Reggio Calabria ha arrestato il boss della ndrangheta Giuseppe Pelle, latitante da due anni. L'uomo si nascondeva in una abitazione isolata nel comune jonico di Condofuri. Al momento dell'irruzione degli agenti con lui c'erano anche altre persone.
Pelle, cinquantotto anni, è considerato un esponente di vertice dei clan più potenti della provincia reggina. Figlio ed erede di Antonio detto Gambazza, boss di San Luca, è anche genero di Ciccio Barbaro "U castanu", capo della cosca di Platì.
Secondo il pm Lombardo della Dda reggina, Giuseppe Pelle appartiene a quel "mondo di mezzo" che media tra affari politica e criminalità e "ha un ruolo di altissimo spessore".
Nel 2010 vennero intercettate le visite a casa sua di alcuni candidati al Consiglio regionale, alla ricerca di sostegno e di voti.
In quelle circostanze Pelle suggeriva ai suoi di impegnarsi a favorire l'elezione di persone a loro vicine: "se raccogliamo tutti i nostri voti ne mandiamo tre dalla jonica e altri tre dalla Piana".