Ritrovate tonnellate di rifiuti pericolosi in Serbia. Una scoperta che lede all'immagine di un Paese in cerca dell'entrata nell'Unione Europea
Barili arrugginiti, vasche cementate contenenti misteriosi liquidi scuri e oleosi accatastati in un cortile dove i polli vagano liberamente. Questo è quanto scoperto in una proprietà nel nord della Serbia, situata vicino a terreni agricoli e a una ferrovia. E non è la sola.
Quello che teme il governo serbo è che ci siano tonnellate e tonnellate di rifiuti pericolosi, di derivazione industriale, nascosti in diversi punti del Paese e che, a lungo termine, potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini e l'ambiente.
"Le cifre mostrano che parliamo di quantità importanti, forse migliaia di tonnellate", spiega il Ministro dell'Ambiente, Goran Trivan. "Ecco perché la nostra campagna non finirà mai. Continueremo a cercare in ogni luogo, dove sospettiamo che ci siano rifiuti pericolosi. Solo così potremo rendere il nostro ambiente più pulito e sano".
Questa situazione, causata da decenni di trascuratezza, corruzione e decadenza economica, lede all'immagine di una Paese che - insieme alle altre nazioni balcaniche - si avvicina all'ingresso nell'Unione Europea. Bruxelles vuole che gli standard di protezione ambientale siano in linea con quelli degli attuali Stati Membri dell'UE.