Gli scontri in occasione della Marcia del ritorno hanno fatto almeno 15 vittime e un migliaio di feriti di ambo le parti. La comunità internazionale chiede una commissione d'inchiesta, respinta però dal governo israeliano
La domenica di Pasqua ha visto i cattolici sfilare per le vie di Ramallah dopo gli scontri tra israeliani e palestinesi , i più sangunosi dal 2014 che hanno caratterizzato il fine settimana nella Striscia di Gaza.
Sono almeno 16 i morti oltre 1200 feriti, tra manifestanti palestinesi ed esercito israeliano. Che si sono fronteggiati in più punti al confine lo stato ebraico e la Striscia di Gaza in occasione delle manifestazioni per la Marcia del ritorno.
Domenica, Onu e Unione europea hanno chiesto una commissione d'inchiesta sui fatti di venerdì. Respinta dal ministro della Difesa israeliano.
La marcia per il ritorno ha visto manifestare circa 30 mila dimostranti palestinesi di Gaza. Una manifestazione massiccia che in breve si è trasformata in una vera e propria battaglia. Le manifestazioni dovrebbero continuare fino alla metà di maggio ovvero, fino alla data di metà maggio per ricordare quando nel 1948 nacque lo stato di Israele, che i palestinesi ricordano come la 'Nakba', la Catastrofe.