Maratona in carrozzina: la storia di Pablo

Maratona in carrozzina: la storia di Pablo
Di Euronews
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Il ragazzo, 18enne anni di Siviglia, ha una paralisi cerebrale sin dalla nascita, a causa della rara sindrome di West

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Pablo Roas, un ragazzo 18enne anni di Siviglia, ha una paralisi cerebrale sin dalla nascita, a causa della rara sindrome di West.

Nonostante tutto, si diverte a correre maratone sin dal 1997 con suo padre Jose Manuel, insegnante di scuola superiore.

Jose Manuel Roas dice:

“Pablo è un angelo con molte limitazioni: pur con i suoi fisioterapisti, il logopedista e la scuola speciale, ci insegna a volare molto più di quanto potessimo aspettarci”.

Insieme, hanno portato a termine sei maratone, tra le quali quelle di Siviglia per 3 volte, Madrid e New York.

Per questo, hanno ricevuto il Premio Sport Life Magazine 2015 e un altro dal quotidiano “La Razón”.

Inoltre, sono stati anche nominati per il Princess of Asturias Award for Sports 2017.

Jose Manuel Roas dice:

“La trasformazione che manifesta durante la gara è un dono divino: in quel momento, letteralmente, io sono le sue gambe e lui il mio cuore”.

Durante la gara, devono superare logistiche avversità dovute alla salute del ragazzo: vicino alla loro casa, Jose Manuel si ferma per farsi aiutare dalla famiglia e da Juan, uno dei fisioterapisti di Pablo che li accompagna.

Al km 34, José Manuel si ferma a causa di crampi e riceve massaggi: a causa di un recente infortunio, non si è allenato correttamente e problemi del genere possono comparire prima del solito.

I fisioterapisti cercano di alleviare i crampi muscolari con massaggi, tuttavia lui non è preoccupato.

Jose Manuel Roas dice:

“L’obiettivo della gara è quello di divertirmi con mio figlio”.

Gli spettatori sostengono con entusiasmo lo sforzo del padre e la gioia del figlio: Pablo risponde urlando di gioia e dando “il cinque” ad alcune persone.

Pablo e suo padre arrivano al traguardo: dopo 5 ore e 18 minuti, la gara è conclusa.

Jose Manuel Roas dice:

“Centrare l’obiettivo con lui è il sogno di aver vissuto un’avventura insieme”.

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