Un rapporto dell'Agenzia Onu per l'infanzia denuncia il peggioramento delle condizioni di vita per milioni di persone
Compie tre anni il conflitto armato nello Yemen, dove l'Arabia Saudita e altri otto paesi, col sostegno degli Stati Uniti, bombardano senza tregua le postazioni dei ribelli sciiti sostenuti dall'Iran.
E un dossier dell'Unicef conferma: si aggravano sempre di più le condizioni di vita della popolazione civile. Almeno 22 milioni di persone - la metà dei quali minorenni - dipendono dagli aiuti umanitari. Più di un milione di donne in gravidanza o in allattamento soffrono di malnutrizione, e per fasce crescenti della popolazione manca l'accesso all'acqua potabile.
Ancora una volta sono i bambini le prime vittime: dal 2015 sono stati uccisi più di 2000 minori, altrettanti sono stati reclutati nei combattimenti, e quasi trecento sono stati rapiti.
Con le scuole distrutte dai bombardamenti, o trasformate in caserme, sono due milioni i minori che hanno più accesso all'istruzione.
L'Unicef lancia un appello alle parti in conflitto, per porre fine alla guerra e alle gravi violazioni sui minori.