Il ministro degli esteri russo Lavrov promette una reazione di Mosca e attacca gli Stati Uniti: "Dietro alle espulsioni di cittadini russi in molti paesi europei ci sono colossali pressioni degli Stati Uniti"
La Russia reagirà. Dopo le centinaia di espulsioni di diplomatici russi da molti paesi europei e dagli Stati Uniti decise nei giorni scorsi come risposta all'avvelenamento dell'ex spia Sergei Skripal in Gran Bretagna, Mosca promette che non starà a guardare e assicura che saranno prese misure adeguate.
La tesi del Cremlino è quella che dietro alla decisione di espellere i cittadini russi ci siano colossali ricatti e pressioni da parte di Washington. "Lo sappiamo per certo" dice il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov "molti paesi ci hanno chiesto scusa".
Il capo della diplomazia russa ha inoltre definito le espulsioni "una villan`ìa intollerabile" e ha assicurato che la reazione di Mosca non si farà attendere.
Secondo il governo britannico invece l'ondata di espulsioni avrebbe già permesso di smembrare una rete di spie presenti nel Regno Unito. Concetto ribadito dal ministro degli esteri birtannico Boris Johnson che ha anche confermato il 'no' di Londra al boicottaggio del mondiale di calcio che prenderà il via in Russia il prossimo 14 giugno.