Cipro: accordi economici contro pressione turca

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Di Alberto De Filippis
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Molti paesi interessati ai giacimenti al largo dell'isola

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Il centro del mondo, o perlomeno quello del mediterraneo, sembra essersi spostato a Cipro. A Nicosia si tiene la conferenza sul gas nel mediterraneo orientale. Questo mentre la tensione^è palpabile attorno agli immensi giacimenti attorno all'isola che hanno scatenato gli interessi di Libano, Egitto, Israele, Italia e ovviamente Turchia.

Cosi' il ministro dell'energia cipriota: "I nostri piani energetici continuano come previsto. Per reagire alla sfida turca vogliamo avvicinarci ai paesi della region. sia a livello politico che attraverso accordi economici".

Questo dopo le tensioni sul gas che vede protagoniste le aziende che si sono aggiudicate i blocchi della zona economica esclusiva a Cipro e il governo turco che avanza pretese su quei giacimenti. Dopo aver fermato la nave dell’Eni con la presenza di due fregate militari contro la Saipem, è arrivata la minaccia di Ankara contro la nave della Exxon giunta nel Mediterraneo orientale scortata dalla sesta flotta statunitense, composta da quattro navi e 2500 marines, compresa una portaerei.

Nicosia pero', sembra ancora aver fatto i conti senza la Turchia che considera la repubblica turca della Cipro del nord, suo alleato.

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