Decine di migliaia di persone stanno lasciando tutto ciò che hanno nella Goutha e ad Afrin. Fuggono dalle avenzate delle forze siriane e di quelle turche.
Un vero e proprio esodo quello derivato dalle due offensive in corso da due settimane nella Ghouta Orientale e da Afrin, in Siria. Decine di migliaia di persone si sono messe in marcia lasciando tutto quello che avevano, portando con sè lo stretto indispensabile, mentre le forze del regime di Damasco, con il supporto dell'esercito russo, continuano ad avanzare nell’enclave dei ribelli Ghouta, alle porte della capitale, e le forze turche sono ormai riuscite ad entrare nell’enclave curda di Afrin, nel Nord del Paese.
Si stima che negli ultimi giorni siano almeno 150mila le persone riuscite a fuggire da Goutha, di cui il regime siriano ha ripreso il controllo di oltre l'80% del territorio.
Le Nazioni Unite sono riuscite a consegnare aiuti umanitari ma niente sembra mai essere abbastanza.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani sono almeno 37 i civili, tra cui quattro bambini, uccisi nei raid degli ultimi giorni, la maggior parte dei quali sulla città di Zamalka.