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La difesa dell'unico candidato della maggioranza indipendentista alla presidenza catalana, si rivolge alla Corte Suprema spagnola per ottenere la scarcerazione
I legali di Jordi Sanchez, unico candidato della maggioranza indipendentista alla presidenza della Catalogna, dopo la rinuncia di Carles Puigdemont, hanno presentato ricorso alla Corte Suprema spagnola contro la decisione del giudice che lo scorso 9 marzo ha detto no alla scarcerazione del politico.
Sanchez, detenuto a Madrid dal 16 ottobre con l'accusa di sedizione, aveva chiesto di uscire di prigione per recarsi al parlamento catalano, ricevere l'investitura di presidente e porre fine alla paralisi istituzionale.
La seduta parlamentare è stata rinviata sine die.