Ankara non ferma la sua offensiva nel nord della Siria contro la città curda di Afrin. Erdogan minaccia di assediare la città per evitare che i curdi trattino con Damasco. 4000 militari esperti giunti da Aleppo ad Afrin in aiuto del partito curdo Ypg.
Sconfitto l'Isil, la Siria non smette di bruciare. Sul fronte nord siriano di Afrin, città curda al confine con la Turchia, l'esercito di Ankara prosegue la sua offensiva nonostante il tentativo delle forze filo Assad di entrare nell'area in sostegno della poplazione civile.
Dal portavoce del presidente turco Erdogan, arriva chiaro l'avvertimento:
"Qualsiasi passo del regime o di altri elementi che avvantaggi il partito curdo JPG - ha dichiarato İbrahim Kalın - avrà certamente gravi conseguenze dal momento che l'operazione 'Ramoscello di Ulivo' rietra appieno nel quadro dei diritti della Turchia. Ogni passo in questo senso in Siria sarà considerato un atto terroristico e ci legittimerà a reagire".
Martedi una colonna delle forze siriane si è diretta verso Afrin, ma è stata bloccata dal fuoco di sbarramento dell’artiglieria turca.
In aiuto del Ypg sarebbero comunque già arrivati circa 4 mila militari esperti e ben armati. Erdogan ha minacciato l'assedio della città di Afrin per impedire ai curdi di trattare con Damasco.