Turchia, Akşener: "L'Esercito siriano libero è nostro amico"

Turchia, Akşener: "L'Esercito siriano libero è nostro amico"
Di Euronews

La fondatrice del Buon Partito ha parlato a Euronews: "Purtroppo l'unico a decidere della nostra politica estera è Erdogan, ma l'operazione Ramoscello d'Ulivo, pur tardiva, mira a garantire la sicurezza del paese e rispetta il diritto internazionale"

E' considerata l'avversaria politica di Erdogan più forte e credibile. Fondatrice nel 2017 del Buon Partito, schieramento politico nazionalista e conservatore ma laico, Meral Akşener ha parlato con Euronews durante il suo viaggio lungo il confine turco-siriano, esprimendo la sua opinione sull'operazione Ramoscello d'Ulivo e sulla politica estera della Turchia.

"Sfortunatamente - ha detto la Akşener - la Turchia si è trasformata in un Paese dove non si discute più di politica estera, né in Parlamento né altrove. A modellare la nostra politica estera sono le dichiarazioni di Erdogan. Il risultato è che ogni giorno dobbiamo confrontarci con le conseguenze di tutto ciò".

"Su Afrin - ha aggiunto - abbiamo lanciato un'operazione tardiva che, in base al diritto internazionale, punta a garantire la sicurezza della Turchia. Questa non è una guerra, si tratta di un'operazione. E' un processo legittimo. Erdogan ha detto che non si fermerà finché non sarà stato fatto tutto ciò che è necessario. In questo contesto l'Esercito siriano libero (Fsa) si è rivelato nostro amico, sia dal punto di vista del diritto internazionale che da quello della politica estera turca. Resta il fatto che l'unico a decidere le linee della nostra politica estera è Erdogan, neanche il ministro degli Esteri ha voce in capitolo: non abbiamo i mezzi per dire sì o no alle sue decisioni".

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