I commenti della stampa di regime nordcoreana, all'indomani dell'invito al presidente Moon, recapitato dalla sorella di Kim Jong-un. Scetticismo di opposizione e Washington: "Senza denuclearizzazione, niente dialogo"
La sorella "postina" e la lettera di Kim Jong un: "Incontriamoci appena può"
All'indomani dell'invito a Pyongyang, recapitato al presidente Moon dalla sorella di Kim Jong un, la stampa di regime nordcoreana parla di dialogo "candido e trasparente con Seul". Ricevuta dal primo ministro Lee Nak-yon e da una delegazione fra l'altro composta dai ministri sud-coreani per l'unificazione e lo sport, Kim Yo Jong avrebbe secondo Seul trasmesso una lettera in cui il fratello faceva parte del suo desiderio di incontrare Moon "nel futuro prossimo" e "alla prima occasione che gli convenga".
Il presidente sudcoreano Moon, "uomo del dialogo"
L'invito, trasmesso alla presenza di Kim Yong Nam - presidente nominale della Corea del Nord - nel corso del loro ultimo giorno di visita, sfrutta le aperture a più riprese lasciate intravedere dal presidente sudcoreano, considerato uomo del dialogo. Qualora avvenisse, l'incontro sarebbe il primo fra i leader delle due Coree, dal 2007.
L'opposizione sudcoreana abbraccia lo scetticismo di Washington e Tokyo: "Senza denuclearizzazione, niente dialogo"
Salutate da nuove proteste, le prove tecniche di mano tesa fra Seul e Pyongyang abbracciano argomenti e scetticismo degli Stati Uniti e del vicino Giappone. Washington e Tokyo mettono in guardia da qualsiasi dialogo che non muova dalla precondizione di una denuclearizzazione del Nord e lo accusano di "operazione seduzione".