Almeno 30 morti per i bombardamenti di Assad sui ribelli
Si muovono come fantasmi fra le macerie e la polvere i soccoritori a Ghouta, ad est di Damasco, dove i bombardamenti delle forze lealiste hanno fatto oltre 30 morti e decine di feriti.
Eppure questa dovrebbe essere una zona in via di pacificazione ancora però, sotto il parziale controllo di forze ribelli. L'Onu ha messo Damasco sul banco degli imputati per il bombardamento indiscriminato di aree popolate da civili e per aver fatto della morte per fame delle persone accerchiate, una tattica di guerra. Le accuse arrivano da Ginevra dopo che almeno tre ospedali sono stati colpiti dalle bombe delle armate del presidente Bashar al Assad. Con l'aiuto delle forze russe e di truppe di terra iraniane, Assad sta combattendo l'ultima e più cruenta battaglia contro uno dei capisaldi dell'opposizione nella parte occidentale del paese, una spina a poca distanza dalla capitale.
La regione è una bomba a tempo anche perché, nella zona nordorientale del paese, la Turchia, nella sua campagna anti-curdi sta cercando di forzare la propria presenza rendendo la regione estremamente instabile.