Sognano ancora le Olimpidi: l'estremo ricorso degli atleti russi

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Alcuni campioni hanno presentato appello alla decisione di esclusione per doping

A pochi giorni dall'inizio delle olimpiadi invernali in Corea del Sud, venerdì, gli atleti russi esclusi sperano ancora in un invito dell'ultimo momento. Trentadue sportivi sono esclusi per sospetto doping.

Fra loro, il campione di pattinaggio Viktor Ahn, già sei volte medaglia olimpica e di origini sudcoreane,

ha presentato un estremo appello al Tribunale arbitrale dello sport, sperando in un ripensamento, così come il biathleta Anton Shipulin, fra i migliori cinque al mondo,

Il TAS ha promesso di esaminare i dossier e la decisione dovrebbe essere resa nota mercoledì sera, e comunque prima della cerimonia di apertura.

Il fondista Sergey Ustyugov è fra gli altri volti noti dello sport russo che hanno presentato lo stesso ricorso, così come Mikhail Naumenkov, giocatore di hockey su ghiaccio.

In seguito allo scandalo doping, su 500 richieste, il Comitato olimpico internazionale ha selezionato 169 atleti russi, ritenuti al di sopra di ogni sospetto. Di questi 168 hanno accettato di partecipare.

I 32 Russi che hanno fatto appello sono distinti dai 15 la cui sospensione a vita dai giochi è stata di recente cancellata dal Tribunale arbitrale sportivo, che ha espresso dubbi sulle prove presentate dal giurista statunitense Richard MCLaren sull'esitenza di un doping di stato in Russia.

Il CIO ha espresso reticenza ad accogliere la decisione del TAS e non ha dunque invitato alle Olimpiadi i 15 atleti, malgrado le proteste di Mosca.

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