Dopo quattro turni di votazione non ¨è stato eletto il successore di Tavecchio. Dovrebbe ora arrivare un commissario
Sprofonda ancor più nella crisi il calcio italiano. Il giorno delle elezioni presidenziali della Figc si è concluso con un nulla di fatto: al momento non c'è un successore di Carlo Tavecchio, dimissionario dopo l'esclusione dell'Italia ai prossimi Mondiali.
Dopo tre votazioni senza esito e con il Presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, escluso dopo il terzo scrutinio, si è andati al ballottaggio tra il numero 1 della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, e quello della Lega Pro, Gabriele Gravina. I due però non sono riusciti a trovare un accordo e prima del quarto turno il candidato della Serie D ha chiesto ai suoi di votare bianco. Tommasi aveva già fatto lo stesso precedentemente. Niente maggioranza semplice dunque, a vincere è stata la scheda bianca.
L'ineleggibilità porterà quindi al commissariamento della Figc da parte del Coni, come auspicato dal Presidente del Comitato Olimpico Italiano, Giovanni Malagò, nei giorni scorsi. E lo stesso Malagò è il primo della lista tra i papabili a ricoprire l'incarico che dovrà durare almeno 90 giorni.