A ritirarlo la direttrice della campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari, Beatrice Fihn e la sopravvissuta a Hiroshima Setsuko Thurlow
Beatrice Fihn e Setsuko Thurlow, in rappresentanza di ICAN - la campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari -, hanno ricevuto questa domenica a Oslo il Premio Nobel per la Pace 2017. E' stato riconosciuto il lavoro della coalizione globale, che lotta per promuovere l'adesione e la piena implementazione del "Trattato per la proibizione delle armi nucleari".
"La storia delle armi nucleari avrà una fine e tocca a noi decidere quale", ha dichiarato la Fihn, direttrice esecutiva di ICAN. "Sarà la fine delle armi nucleari? O la nostra fine? Una delle due cose succederà. L'unico modo razionale di agire è smettere di vivere nelle condizioni in cui la mutua distruzione è solo un capriccio impulsivo".
Dopo la Fihn, è stato il momento della toccante testimonianza della "hibakusha" Setsuko Thurlow, una una sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima. Nel 1945, a soli 13 anni, visse l'inferno.
"A tutte le persone in questa sala e a tutti coloro che mi stanno ascoltando, ripeto quelle parole che ho sentito tra i detriti a Hiroshima: non mollate, continuate a vivere, ad andare avanti. La luce in fondo al tunnel è lì", ha spiegato la donna nel suo discorso al Municipio della capitale norvegese.