ONU: l'emergenza dei Rohingya non è finita

Secondo l'agenzia per i rifugiati dell'ONU i Rohingya non possono rientrare in Myanmar prima che non sia stata ristabilita la pace nella regione del Rakhine settentrionale. Il loro ritorno dal Bangladesh non è quindi previsto a breve. Ancor oggi, i Rohingya non hanno diritto alla proprietà privata, non possono concepire più di due figli, vivono per lo più rinchiusi in campi profughi.
"La maggior parte di loro ha perso tutto. Le loro case e i villaggi sono stati distrutti. Restano profonde e irrisolte divisioni tra le comunità ed è difficile per loro accedere agli aiuti umanitari ": spiega KELLY CLEMENTS, Alto commissario ONU per i rifugiati.
A novembre altri 20.000 Rohingya sono fuggiti in Bangladesh aggiungensodi ai 630 già sfollati. Non sembra che neanche il Bangladesh possa o voglia migliorare le condizioni di vita dei profughi nelle aree in cui cercano di sopravvivere.