Myanmar, non solo Rohingya

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Di Alberto De Filippis
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135 gruppi etnici in Myanmar molto spesso in lotta fra di loro. Fra di essi il dramma dellla minoranza cristiana dei Kachin

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I Rohingya non sono l’unica minoranza discriminata in Myanmar. A soffrire anche altri gruppi come i rifugiati cattolici della minoranza Kachin, che vivono nel campo profughi della città di Winemaw, nello stato Kachin, nella parte settentrionale del Myanmar. Una zona a maggioranza cristiana.

I Kachin sono profughi a causa della guerra civile tra l'esercito birmano e i gruppi armati Kachin: uno dei tanti conflitti a sfondo etnico del Paese, composto, a livello sociale, dalla maggioranza bamar (birmani) e da 135 minoranze etnico linguistiche.

La guerra civile tra il Kachin Independent Army (KIA) e le truppe governative dura dal 1965. Nel 2010 è stato negoziato un cessate il fuoco, poi violato nel 2015. La guerra ha costretto centinaia di migliaia di Kachin (tra i 7 principali gruppi etnici del Myanmar), a fuggire e trovare riparo nei campi profughi.

I Vescovi birmani hanno denunciato che oltre 150.000 persone sopravvivono nei campi profughi, ridotte alla condizione di sfollati e in attesa di aiuti internazionali

Le loro terre sono disseminate di ordigni, secondo le ong che si occupano di diritti umani e secondo la chiesa. Senza contare il traffico di esseri umani e di droga. Anche le le miniere di giada sono saccheggiate. Questa è la causa principale del conflitto.

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