Hanno iniziato lo sciopero della fame lo scorso 1 novembre, 14 profughi hanno marciato fin sotto l'ambasciata tedesca a Atene chiedendo di raggiungere la famiglia
I documenti sono in regola, loro aspettano, ma la misura è colma.
È così che i 14 profughi che hanno iniziato lo sciopero della fame lo scorso 1 novembre hanno marciato fin sotto l’ambasciata tedesca a Atene per chiedere il ricongiungimento con le proprie famiglie, come spiega il nostro corrispondente a Atene:
“Germany, Germany! è il grido di 14 profughi in sciopero della fame che chiedono di ricongiungersi alla famiglia in Germania”.
Campi sovraffollati, inverno in arrivo per migliaia di profughi intrappolati in #Grecia. L’anno scorso 3 morirono di freddo via
rspaegean</a> <a href="https://t.co/jiGVqrSinA">pic.twitter.com/jiGVqrSinA</a></p>— Cosimo Caridi (
cosimocaridi) 31 octobre 2017
“È da oltre due mesi che non vedo la mia famiglia, sono qui con mio figlio Abdullah di 15 anni.Ho tutti i permessi, voglio raggiungere la mia famiglia”.
Un papà siriano rifugiato bacia i suoi figli dopo 2 anni che non li ha visti… Campo profughi in #Grecia . https://t.co/9ypOMR7rQZ
— simo libertà (@wasim_wise) 13 septembre 2017
“Mio marito è in Germania, voglio andare in Germania, sono qui da un anno e due mesi. Non voglio niente dalla grecia. Aspetto ma non capisco perché”.
La marcia dei manifestanti è stata bloccata dalle forze dell’ordine. L’ambasciata tedesca interrogata dai profughi non ha dato alcuna risposta.