Che succede ora allo stipendio di Puigdemont?

Il presidente del governo spagnolo, Mariano Rajoy, ha destituito tutti i membri dell’esecutivo catalano lo scorso 27 ottobre dopo l’approvazione da parte del Senato dell’articolo 155 della Costituzione. Ma cosa succederà ora agli stipendi di Puigdemont, dei suoi ministri e collaboratori?
Nel caso del leader indipendentista, riparato in Belgio, era proprio la Generalitat la responsabile del pagamento del suo salario mensile. Il 1° ottobre il ministro delle Finanze Cristobal Montoro ha annunciato un pacchetto di misure per intervenire sulle spese del governo catalano, così da controllare i pagamenti effettuati anche all’ormai ex presidente Puigdemont.
Da quel momento, Puigdemont non percepisce più il suo stipendio 145.471 euro lordi l’anno, il più alto tra quelli dei presidenti autonomi spagnoli e di molto superiore a quello dello stesso Rajoy. Tuttavia, secondo la legge dello statuto della Generalitat, come “ex presidente” avrebbe diritto ad un’assegno pari all’80% del suo stipendio.
L’agenzia Europa Press afferma che questa attribuzione non è automatica, ma che Puigdemont dovrà effettuare una richiesta ufficiale alla Moncloa. Inoltre, la legge catalana stabilisce che questa compensazione economica è incompatibile con il lavoro in un ufficio pubblico.
D’altra parte, finché non verrà rimosso da un giudice anche dalla carica di deputato, Puigdemont potrebbe continuare a ricevere il suo stipendio come parlamentare. Questo è anche il caso del portavoce del governo catalano, Jordi Turull, del vicepresidente Oriol Junqueras e dei consiglieri Raul Romevas, Josep Rull, Toni Comin e Dolors Bassa. Tutti loro non sono più membri dell’esecutivo autonomista ma restano deputati nel Parlamento catalano.