Mosca si ferma in ricordo delle vittime di Stalin

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Mosca si ferma in ricordo delle vittime dello stalinismo. Nella celebra piazza Lubianka, di fronte alla pietra di Solovetsky, portata nella capitale nel 1990 dal luogo dove sorse il primo gulag, è andata in scena anche quest’anno la cerimonia della “restituzione dei nomi”: per dodici ore consecutive sono stati letti ad alta voce i nomi dei compatrioti morti durante il periodo del terrore staliniano.

In piazza anche l’ex presidente di Yabloko, il partito democratico russo: “Le autorità oggi flirtano con un passato oscuro. Ne abbiamo avuto prova in diverse occasioni: credono esista una qualche forma di affinità oggi con l’Unione sovietica e con Stalin. Per questo sono molto importanti eventi come questo, perchè le autorità vedano che la gente non ha dimenticato”
A organizzare l’evento, la Ong “Memorial”, fondata nel 1989 dal premio nobel e dissidente Andrej Sakharov
Per Rudiger von Fritsch, ambasciatore tedesco in Russia: “Il ventesimo secolo ha conosciuto una repressione diffusa, anche nel mio paese, la Germania. Per questo siamo qui a commemorare tutte le vittime, perchè il ricordo impedisca domani che cose del genere possano accadere di nuovo”.

Secondo la documentazione ufficiale disponibile, tra il 21 e il 53, le esecuzioni capitali in Unione sovietica sono state 799 mila mentre quasi 3 milioni di persone sarebbero morte nei gulag e nei campi di lavoro.

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