Funzionari delle Nazioni Unite costretti alla fuga da due distretti meridionali a causa di episodi di linciaggio. La folla spaventata da "storie di esseri succhia sangue" e vampirismo
Le Nazioni Unite sono state costrette a richiamare alcuni membri del proprio staff da due distretti del Malawi meridionale in seguito ad un allarme vampiri che ha causato una lunga e violenta sommossa: il bilancio degli scontri è di 5 persone morte nell’ultimo mese.
Il Malawi, incastonato tra Mozambico, Tanzania, Zambia e Zimbabwe, è uno degli stati più poveri al mondo. Nelle campagne ancora sopravvivono elementi di superstizione nei confronti della stregoneria. Un simile episodio si è” verificato anche nel 2002 scrive il Guardian.
In una relazione sull’accaduto, il Dipartimento di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNDSS) ha scritto che le regioni Mulanje e Phalombe sono state “gravemente colpite dalle continue storie sulla possibile esistenza di vampiri e di esseri che succhiano il sangue”. Florence Rolle, UN Resident Coordinator, riferisce che parte dello staff UN è stato delocalizzato mentre la restante parte rimane nelle zone in questione, a seconda dell’esatta ubicazione lavorativa. Non è stato specificato quante persone sono state evacuate.
La folla inferocita cerca e accusa alcune persone di vampirismo: alcune strade sono state bloccate e almeno cinque persone uccise nell’area nel corso del mese passato. Amnesty International ha denunciato una simile crisi umanitaria che riguarda gli individui affetti da albinismo (inclusi i bambini): in alcuni casi vengono uccisi e fatti a pezzi e le parti del loro corpo vengono poi usate per rituali magici, come riporta LA Times
Il Presidente del Malawi, Peter Mutharika, ha definito queste notizie “dolorose e strazianti”. Anche alcune ONG avrebbero ritirato parte del personale dai distretti colpiti e da quelli limitrofi, anche se l’UNDSS non è entrata nei dettagli in merito.